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CAIVANO, l’assessore Corcione sollecita le strisce blu dopo aver già denunciato i Vigili in Procura

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CAIVANO – Due giorni fa l’assessore agli affari legali e Polizia Locale Michele Dulvi Corcione protocolla un documento indirizzato al Comandante Carmine Angelino dove chiede ufficialmente perché quest’amministrazione deve attendere così tanto per vedere realizzato un indirizzo dato poco dopo che il sindaco Monopoli si è insediato. Infatti sono passati quasi due anni dal momento in cui l’amministrazione Monopoli ha diramato l’indirizzo politico atto a istituire sul territorio caivanese e in primis al Corso Umberto il servizio del parcheggio temporaneo a pagamento per favorire sia il commercio che la viabilità del centro. Il dato inspiegabile e l’inerzia intrapresa dalla macchina comunale e il fatto che ad oggi non c’è nessun elemento ancora pronto per poter indire un bando di gara che, è bene ricordarlo, è compito del Comandante e quindi Responsabile di settore Carmine Angelino.

A tal proposito l’assessore al ramo ha sentito il dovere di chiedere per iscritto a che punto fosse lo stato dell’arte inerente l’indirizzo dato illo tempore. Anche questa volta si registra la negligenza e la inettitudine dei settori comunali di Caivano, sembra quasi un ammutinamento nei confronti di un sindaco che non chiede altro che ognuno faccia il lavoro per il quale è pagato. E invece no. A far passare per un incapace il sindaco, visto che è il principale responsabile di tutto quello che, in questo caso, non accade sul territorio, sono sempre i dirigenti che, purtroppo, rappresentano la parte esecutiva della macchina comunale e di conseguenza chi amministra in paesi difficili come Caivano è costretto a giocare a scacchi ogni giorno, allungando suo malgrado i tempi anche delle cose più semplici come quella di indire un bando di gara di interesse pubblico.

Non è la prima volta che si registra l’insubordinazione da parte della Polizia Locale, un’altra verità mai raccontata da nessuno, ma solo accennata in parte per scopi strumentali da alcuni consiglieri e sciacquini ad essi collegati, è quella inerente la turnazione degli agenti di Polizia Locale. Una volta stabilito il dissesto comunale – non staremo qui a ripetere perché è stato dichiarato dissesto – la legge permette all’ente di ritrattare i contratti in essere con le aziende di servizi apportando uno sconto del 20% e trovare nuovi accordi sui costi degli straordinari dei dipendenti in virtù della mancanza oggettiva di liquidità nelle casse comunali. Ed è quello che è stato fatto e proposto alle sigle sindacali della Polizia Locale una volta rese edotte delle difficoltà del Comune di portare avanti quel tipo di pagamento inerente la turnazione, e insieme – ente, rappresentanti e sindacati – decisero di non provvedere in autonomia di abolire la turnazione e non assumere decisioni che potessero penalizzare la comunità, almeno fino a quando non si avesse un quadro più completo delle risorse economiche reali e cioè fino a quando non fosse stato approvato il bilancio stabilmente riequilibrato. Invece tutto questo non è stato rispettato, tutti gli agenti di Polizia Locale tranne l’agente Benevento, hanno deciso in piena autonomia di autosospendersi la turnazione per mancanza di fondi. Come per dire: non ci interessa dei sacrifici che bisogna fare per risanare le casse del nostro paese, i nostri concittadini non li tuteliamo e non li proteggiamo se non veniamo pagati come sempre.

Dal canto suo l’assessore Michele Dulvi Corcione nel pieno delle sue facoltà, una volta accertata la posizione illegittima, arbitraria, infondata giuridicamente e del tutto ingiustificabile dell’intero corpo di Polizia Locale, si è visto costretto denunciare tutti i vigili urbani (tranne l’agente Benevento) alla Procura della Repubblica per interruzione di Pubblico Servizio. Logicamente stando a tutto questo non è difficile immaginare un braccio di ferro tra quest’amministrazione e il corpo di Polizia Locale, visti i dissapori inaspriti ancor di più dalle posizioni ferme di entrambi le parti. Come sempre a pagarne le conseguenze è la cittadinanza, ma un appello va a quelli che da più parti sbandierano il cambiamento sul territorio caivanese, non si pensi che la sovversione delle abitudini avvenga proprio dal rispetto delle regole e soprattutto dei ruoli? E se la risposta è si e se ci troviamo ancora davanti ad ostruzioni oggettive da parte dei Responsabili di settori cosa può fare l’esecutivo se non ricorrere agli unici mezzi leciti che gli competono?

In risposta a tutti quei consiglieri e stracciafaccendieri ma soprattutto a quel tipo di stampa che si ostina a dire che questa giunta tecnica nulla ha fatto sul territorio, vorremmo chiedere come mai questa storia non si è letta e detta da nessuna parte? Come mai si è deciso che la popolazione caivanese non doveva sapere questa verità? Come mai si è sempre fatto allusioni ad appalti truccati sulle strisce blu ma non si è mai detto o scritto che gli indirizzi giacevano nelle stanze del Comando PL da circa due anni? In questo caso ci verrebbe da dire chi è in buona fede scriva almeno una parte di verità.

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Comune di Caivano, in arrivo 17 nuove assunzioni a tempo indeterminato

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17 nuove assunzione, a tempo indeterminato, al Comune di Caivano.

La Commissione Straordinaria, come da richiesta, si avvarrà del supporto tecnico-organizzativo della Commissione Interministeriale per la Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni, che si occuperà della selezione di otto istruttori contabili, due istruttori direttivi contabili, due istruttori amministrativi, quattro operai specializzati (Area degli Operatori esperti) e un istruttore tecnico.
Saranno potenziati, quindi, alcuni servizi ritenuti di fondamentale importanza ed attualmente carenti, come la ragioneria, i tributi e le manutenzioni.

Le 17 nuove assunzioni si aggiungeranno alle 31 già effettuate (16 unità nei ruoli dirigenziali e amministrative e 15 agenti di polizia municipale); il tutto grazie all’approvazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2024-2026, documento predisposto con il supporto della task force del Dipartimento della funzione pubblica ed approvato dalla Commissione Straordinaria, formata dal Prefetto Filippo Dispenza, dalla Viceprefetto Simonetta Calcaterra e dal Dirigente Maurizio Alicandro,  che, dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, amministra il Palazzo di via Don Minzoni dal mese di ottobre 2023.

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CAIVANO. La politica latita ancora e lascia ancora tanto spazio al prete Patriciello che non disdegna di fare campagna elettorale

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CAIVANO – Una città in fase di riqualificazione, sia urbana che sociale. Grazie al Governo Meloni sono stati stanziati 52 milioni di euro che vengono gestiti da Fabio Ciciliano il Commissario Straordinario nominato dalla Premier, e altri soldi vengono presi dai vecchi fondi CIS che promosse Mara Carfagna, già Ministro del Sud e della Coesione Territoriale che nella chiesa del prete Patriciello, nel Gennaio 2022, firmò il Cis “Terra dei Fuochi” con all’interno un progetto di 2,5 milioni di euro presentato proprio dal parroco Maurizio Patriciello in collaborazione con il Comune di Caivano per un centro di formazione che doveva sorgere all’interno della Zona Asi di Caivano. Progetto poi arenato perché il Governo Meloni ha bloccato quei fondi destinati in 52 comuni della Provincia di Napoli, i fondi destinati a Caivano poi sono stati dirottati per altri lavori, parte sono stati impiegati per la riqualificazione del Teatro “Caivano Arte”.

Quindi qualcosa si sta muovendo. Il Commissario Straordinario ha stilato il proprio programma e i lavori vanno avanti spediti. I fondi CIS almeno a Caivano sono stati impiegati. Peccato per il progetto di Maurizio Patriciello che forse non vedrà la luce ma il suo sacrificio non sarà reso invano. I soldi sono serviti al Teatro e ad altre infrastrutture del territorio.

Il cronoprogramma va avanti e alla fine di questo mese verrà inaugurata anche la nuova “Deplhinia” quindi perché continuare a sponsorizzare, politicamente, ciò che è stato fatto e non si guarda avanti? Caivano non si salverà con le inaugurazioni. Dal punto di vista sociale, oltre all’assunzione di personale, nulla è stato fatto. E quello non compete a Ciciliano ma ai caivanesi.

Ancora una volta si lascia spazio a Patriciello. Ancora una volta gli si dà la possibilità di fare politica. Ancora una volta la classe dirigente o chi ambisce a diventarlo si assenta e lascia voragini a chi ama riflettori e telecamere ma non possiede né il ruolo né le competenze. Maurizio Patriciello va in Tv a difendersi dagli attacchi del Governatore De Luca, senza contraddittorio e con la possibilità di fare da testimonial alla Premier Giorgia Meloni, dato che continua a dire che ciò che ha fatto la leader di Fratelli d’Italia, in passato non è stato fatto dai suoi pari grado. Dichiarazioni che fatte in campagna elettorale vengono considerate dei veri e propri spot con tanto di testimonial di rilevanza nazionale.

Manca solo che il prete, insieme alla Premier Meloni, qualche Ministro e i commissari caivanesi decidano pure chi promuovere alle prossime elezioni amministrative, in maniera tale che si possa passare da un Comune commissariato dalla Prefettura a quello commissariato da Fratelli d’Italia, con un sindaco “fantoccio” manovrato dai poteri politici nazionali con il benestare della chiesa e dei tanti fedeli che credono nella volontà di Dio.

È tempo che i caivanesi, gente onesta e laboriosa da sempre, comincino a prendere in seria considerazione il futuro della propria comunità e del proprio territorio, e facciano sentire la propria presenza, facciano capire al Governo e alle istituzioni, che da troppi anni hanno dimenticato questo territorio, che i caivanesi con la loro presenza al loro fianco, sono pronti a riappropriarsi della vita politica della loro città e che non hanno bisogno né di commissari né di pupari.

Anche se, con l’assenza della politica, ognuno rintanato nelle proprie case perché colpevole nell’ignavia e nell’assoggettamento alla camorra, temo che ci possa essere più la probabilità che qualche politicante di turno possa “vendersi” al volere dei potenti che avere un sussulto di dignità e dimostrare quanto i caivanesi siano pronti all’autogestione. Mala tempora currunt.

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Caivano, incendio in un deposito di abiti vecchi: paura nella notte

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Notte di spavento a Caivano. Un improvviso incendio di un deposito di abiti vecchi, in via Fossa del Lupo, nella zona che collega via Diaz a via Atellana, è divampato nell’aria rendendola irrespirabile, provocando una nuvola nera alta decine di metri che si è propagata a chilometri di distanza.
Sul posto sono intervenuti prontamente carabinieri e vigili del fuoco.
L’odore naueseabondo dell’aria ha costretto gli abitanti caivanesi a barricarsi in casa.

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